Diritto Alimentare: salmonelle "non rilevanti" nella carne fresca di pollame- Indicazioni
Il Ministero della Salute, con nota del 28 luglio 2015, ha fornito "indicazioni operative" in ordine alla gestione delle positività per salmonelle "non rilevanti" nella carne fresca di pollame in stabilimenti diversi dai macelli.
Le salmonelle "non rilevanti" sono identificate come tutti i tipi di salmonella diversi da questi tre: S. Typhimurium, dalla S. Enteritidis e dalla S. Typhimurium variante monofasica.
Nella nota, le indicazioni fornite sono le seguenti: in caso di campionamento di carne fresca di pollame condotto nel rispetto di quanto previsto al Capitolo 3 allegato I del Regolamento CE 2073/2005 (Criteri Microbiologici), quando si riscontrino positività di salmonelle "non rilevanti", l'operatore del settore alimentare deve adottare tutte le misure necessarie a prevenire e contenere, per quanto possibile, le contaminazioni crociate e procedere alla rivalutazione dei fornitori.
La nota fornisce poi interessanti indicazioni operative, qualora la carne contaminata sia stata impiegata per preparazioni di carni, carni macinate e prodotti a base di carne destinate ad essere consumate previa "adeguata cottura", il cui coordinamento con il Reg. CE 2073/2005 non è... agevole.
A determinate condizioni di etichettatura (la dicitura "da consumarsi previa adeguata cottura" e indicazioni di modalità, tempo e temperatura di cottura), la nota dice che l'operatore del settore alimentare non deve procedere ad operazioni di ritiro e richiamo dal mercato.
In caso i prodotti non riportino le diciture di etichettatura previste sopra, secondo la nota i prodotti devono essere ritirati o richiamati dal mercato. Tuttavia, sempre secondo la nota ministeriale, tali prodotti, qualora sia effettuato il ritiro, potrebbero, previo parere favolevole delle autorità, essere sottoposti ad una trasformazione tramite adeguato trattamento termico ad alta temperatura. I prodotti richiamati invece dovrebbero essere distrutti.
La nota è indirizzata agli Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province Autonome, al NAS, alle Associazioni di categoria, alla DGSAF, ed all'Ufficio VIII DGISAN.