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Avv. Paola Corte

Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta. Decreto inviato a Bruxelles



Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali rende noto che è stato inviato a Bruxelles per la prima verifica lo schema di decreto, condiviso dai Ministri Martina (MIPAAF) e Calende (MISE), che introduce la sperimentazione dell'indicazione obbligatoria dell'origine per la filiera grano pasta in Italia. Si avvia così l'iter autorizzativo previsto a livello europeo per arrivare a un modello di etichettatura che porterà ad indicare sulle confezioni di pasta secca prodotte in Italia il Paese o l'area dove è coltivato il grano e quello in cui è macinato.

Stando al comunicato stampa del 20 dicembre 2016, le novità introdotte dal decreto dovrebbero essere le seguenti: le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture: a) Paese di coltivazione del grano: nome del Paese nel quale il grano viene coltivato; b) Paese di molitura: nome del paese in cui il grano è stato macinato. Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE. Se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l'Italia, si potrà usare la dicitura: "Italia e altri Paesi UE e/o non UE". Queste indicazioni sull'origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

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